Posturale – Il metodo

Le sedute /lezioni di Posturale sono indicate per tutti coloro che soffrono a causa di tensioni muscolari, cervicalgie, lombalgie, tendiniti, dolori alle spalle, rigidità articolari e artrosi; inoltre a chi deve migliorare la respirazione, agendo principalmente sul diaframma, ma anche sui muscoli della regione toracica che sono la causa di blocchi della respirazione; ai ragazzi in crescita che portano zaini pesanti, passano ore di studio sui libri o computer assumendo posizioni scomposte.

Al contrario e in assoluto si sconsiglia alle donne in gravidanza nei primi 3 mesi o a rischio di aborto spontaneo, a chi soffre di stati infettivi e infiammatori acuti, tumori e malattie degenerative del tessuto muscolare.

La ginnastica Posturale ha diverse indicazioni: terapeutica, quando il paziente viene inviato dal medico con una indicazione da seguire; quella del mantenimento, con sedute programmate per consolidare i risultati ottenuti con la terapia svolta e quella preventiva con lo scopo di agire prima che possano insorgere problemi. La tecnica di insegnamento dei nostri corsi è quella delle 3 squadre con Metodo Mezieres, dove con una successione di posture personalizzate si ha lo scopo di mettere in tensione in modo preciso e prolungato, tutti i muscoli responsabili delle lordosi, rotazioni e blocchi della respirazione. Il lavoro si svolge a terra con l’ausilio del tappetino o di un particolare attrezzo, la Pancafit, ideale per eseguire gli esercizi comodamente ed evitare compensi durante la tenuta delle squadre. Può succedere che il lavoro svolto con le squadre, sia sul tappetino, l’ausilio della parete e con la Pancafit, possa dare delle reazioni, fino a 48 ore successive alla lezione rievocando vecchi traumi e dolori. Durante la seduta, si possono verificare reazioni di freddo, pianto, improvvise sudorazioni, formicolii, tendenza a bloccare la respirazione. Queste reazioni sono comunque valutate positive, perché sono il segnale della liberazione di quei blocchi muscolari e/o psichici, con riflessi anche sul sistema neurovegetativo. Sottolineamo che molto spesso, la causa del dolore o del compenso è lontana dal punto dove si avverte il “sintomo”. Per esempio una distorsione ad un ginocchio, istintivamente alleggerisce il carico su questa articolazione lesa, per non provare il dolore, assume quindi via via atteggiamenti che provocheranno adattamenti a carico delle altre articolazione del corpo (anche, bacino, colonna vertebrale, spalle, ecc.). Quindi il dolore quando si manifesta improvvisamente anche senza aver subito una caduta o distorsione non è nient’altro che quel campanello d’allarme direttamente relazionato subìto qualche mese prima. Grande importanza riveste nel metodo Mezieres, il lavoro sul diaframma, per migliorare le tensioni delle catene muscolari, avendo cura di tenere il paziente nelle posizioni di allungamento globale e decompensato. Queste posture sono mantenute per periodi lunghi, differenziandosi dallo stretching, allo scopo di ridare lunghezza sia ai muscoli che alla fascia connettivale che li avvolge con l’obiettivo di allentare le tensioni interne.