CENNI STORICI
Il metodo ha origini lontane e prende il nome dal suo fondatore Joseph Hubertus Pilates.
J. H. Pilates nasce a Dusseldorf , in Germania nel 1880.
Di struttura gracile e fisicamente esile, temendo di poter contrarre la Tubercolosi, vera e propria epidemia dell’epoca, iniziò a dedicarsi alla ginnastica e al body building con impegno, tanto che fu chiamato a posare per la realizzazione delle carte anatomiche del corpo umano.
La conoscenza dell’anatomia e dello sviluppo muscolare divennero così oggetto di studio e parte integrante delle sua adolescenza, assieme a sport quali lo sci, le immersioni subacquee ed ogni tipo di disciplina atletica.
Nel 1912 si trasferì in Inghilterra dove intraprese la carriera di istruttore di autodifesa per la scuola di polizia locale.
Coltivò inoltre l’interesse per la boxe e per l’acrobatica in un circo del luogo.
Quando scoppiò la Prima Guerra Mondiale, Pilates fu internato per un anno nel Lancaster, assieme ad altri connazionali.
Durante questo periodo non si perse d’animo ed organizzò l’allenamento proprio e dei suoi compagni di prigionia, raffinando in questo modo i suoi principi sulla salute, e sul body-building.
Più tardi venne trasferito sull’isola di Mann dove trovò una realtà completamente diversa da quella precedentemente vissuta nel Lancaster: soldati reduci dalle battaglie, menomati dalle ferite, costretti a letto dalle malattie, immobilizzati da tempo, decise così di darsi da fare e costruire macchinari che potessero servire alla riabilitazione di quelle persone. Tornò in Germania nei primi anni Venti, continuò ad ideare attrezzature per la rieducazione , alcune di esse sono ancora in uso tutt’oggi.
Al di là del suo impegno creativo, la sua professione lo portò ad Amburgo, a lavorare come addestratore fisico delle reclute e dell’intero corpo della polizia locale.
In questo periodo conobbe Rudolph von Laban (ideatore Labanotation, metodo di registrazione scritta di balletto), il quale incorporò parte del lavoro di Pilates nell’impostazione del suo insegnamento.
In seguito, altri importanti personaggi della danza adottarono il metodo Pilates come riferimento per il loro allenamento base.
Il metodo fece così ingresso nel mondo della danza, instaurando un rapporto destinato a durare fino ad oggi.
Ciò spiega come , a torto si è spesso associata la tecnica al solo mondo della danza.
Nel 1925 l’insegnamento di Pilates divenne importante per il governo tedesco, il quale lo invitò a seguire personalmente il piano di allenamento del nuovo esercito tedesco; Pilates decise che era arrivato il momento di partire per gli Stati Uniti d’America.
Durante il viaggio conobbe una giovane infermiera di nome Clara che in seguito divenne sua moglie.
Giunto a New York,nel 1926 Pilates aprì uno studio sulla Ottava Avenue 939, e cominciò a codificare la prima parte della sua tecnica, incentrata esclusivamente sul matwork, ovvero una serie di esercizi eseguiti a corpo libero su un materassino.Il programma venne codificato e chiamato “Contrology”, nome originario che lui stesso coniò per la sua tecnica.
Il lavorò però non si ridusse alla sola codifica degli esercizi, ma si estese al perfezionamento di particolari attrezzi, Reformer, Chair , Barrel , Cadillac.
Intorno agli anni ’40 Joe era diventato famoso all’interno della comunità di danza, acquistando sempre più popolarità. George Balanchine non solo si allenava da Joe,così lo chiamava, ma lo invito’ come istruttore per le sue giovani ballerine del New York City Ballet.
Soltanto due dei suoi allievi sono famosi per aver aperto un loro studio mentre Joe era ancora in vita: Carola Trier e Bob Sead. Trier, che possedeva una solida e ampia base di danza trovo’ la strada per gli Stati Uniti dopo essere fuggita da un campo di prigionia nazista in Francia, diventando contorsionista in uno spettacolo.
Scoprì Pilates nel 1940 quando un infortunio fuori scena mise fine alla sua carriera artistica. Joe Pilates assistette Trier nell’apertura del suo studio alla fine degli anni cinquanta.
Per quel che riguarda Sead è tutta un’altra storia. Ex giocatore di hockey convertitosi entusiasticamente a Pilates, Sead aprì una palestra di fronte a quella di Joe e tentò di portargli via alcuni clienti aprendo molto presto la mattina. Secondo John Steel un giorno Joe si presentò a Sead con una pistola e gli intimò di lasciare la città. Cosa che Sead fece immediatamente.
Pilates morì nel 1967 all’età di 87 anni, non lasciò eredi ufficiali per continuare la sua scuola che comunque grazie alla popolarità e ai solidi principi, ha continuato a disseminare proseliti negli anni.
Alcuni suoi allievi diffusero in varie parti degli Stati Uniti i suoi insegnamenti
Clara, moglie di Joe, continuò a lavorare per lo studio, che negli anni 70 fu rilevato da Romana Kryzanoska, allieva di Pilates ed insegnante del metodo da decenni.
Ron Fletcher, ballerino formato da Martha Graham, aprì il suo studio nel 1970 a Los Angeles. Come Carola Trier apportò numerose innovazioni alla tecnica.
Kathy Grant e Lolita San Miguel ricoprirono la cattedra d’insegnamento del metodo presso l’Università di Stato di New York nel 1967.
Questo spiega le differenze di impostazione delle varie scuole nel mondo,nonostante tutte si ispirino ai concetti fondamentali del metodo Pilates.