La Postura
La postura è una scienza multidisciplinare che vede la correlazione di diverse branche della medicina e della tecnica.
Ogni individuo si adatta in modo unico all’ambiente fisico, psichico ed emotivo; la postura quindi è la risultante di come noi reagiamo alla forza di gravità e alla relazione con il mondo che ci circonda.
L’equilibrio è una funzione finale del nostro organismo che si affida alla sinergia di diversi sistemi che sia nella statica che nella dinamica devono rispettare le 3 leggi dell’omeostasi:
- economia,
- equilibrio ,
- confort (assenza di dolore).
I sistemi che concorrono al mantenimento dell’equilibrio se alterati possono avere riflessi, attraverso le catene miofasciali sia ascendenti che discendenti, su tutti i segmenti corporei, modificandoli con rotazioni o traslazioni. Quindi nel tempo questo influisce sulla propriocezione influenzando l’equilibrio e la postura; una “programmazione” alterata del sistema tonico posturale e dell’equilibrio, può comportare modifiche alle vie afferenti, con alterazioni sia fisiologiche che anatomiche. Quindi errori di postura, anche se minimi, nel tempo possono creare schemi adattativi, poi di compenso e infine la patologia. Possono instaurarsi degenerazioni articolari (artrosi, ecc. ), densificazione del tessuto connettivo con intrappolamento dei nervi, difficoltà circolatorie e stasi dei liquidi corporei, blocchi respiratori (diaframma), disturbi digestivi ecc. I sistemi correlati alla postura e all’equilibrio sono:
– Cute: organo che ricopre tutto il corpo, ci mette i relazione con il mondo esterno, è ricca di terminazioni nervose che costantemente danno afferenze di tipo tattile, termico, dolorifico, presso rio, cinestesico (percezione del movimento di un oggetto sulla pelle)
– Propriocettori: occipite, atlante(prima vertebra cervicale), epistrofeo(seconda vertebra cervicale), con i muscoli sotto occipitali, sono costantemente connessi con la distribuzione del tono muscolare sede di partenza di alcuni riflessi posturali. Il complesso OAE (occipite, atlante, epistrofeo), devono sottostare a 2 grandi funzioni ovvero mantenere la posizione di sguardo primaria e rispondere alle esigenze dell’apparato stomatognatico (bocca con fonazione e deglutizione)
– Fusi Neuromuscolari: con il loro tono di base sono responsabili del mantenimento del tono muscolare
– Recettori Articolari: meccanocettori statici e dinamici, nocicettori articolari
– Piede: la pianta del piede è ricca di recettori di sensibilità e pressione in grado di percepire variazioni di pressione di 0,3 gr. Le articolazioni tibio-tarsiche (caviglia), sono così ricche di recettori che fanno si che si parli dell’uomo come di un pendolo invertito, riuscendo a controllare a livello sottocorticale, delle oscillazioni comprese tra 0 e 4 gradi
– Sistema Fasciale: i diaframmi, toracico, addominale e pelvico, distribuiscono le pressioni dall’alto verso il basso, allo spostamento della massa liquida che avviene costantemente grazie ai diaframmi, alle ptosi viscerali. Per esempio una ptosi epatica, porta ad inclinare il busto contribuendo a cambiare la postura che va in appoggio anteriore
– Psiche: influenza direttamente l’assetto posturale, a seconda dello stato d’animo della persona, possiamo avere un atteggiamento di apertura o chiusura
– Bocca: i denti, la lingua e l’occlusione
– Orecchio: nell’orecchio interno troviamo il labirinto diviso in anteriore per la parte uditiva e posteriore per il mantenimento dell’equilibrio. Il labirinto posteriore è costituito dal vestibolo (utricolo e sacculo) e dai canali semicircolari
– Cervelletto: corregge il movimento nel corso della sua esecuzione, modula i muscoli antigravitari per il mantenimento dell’equilibrio e tono muscolare,facilità l’inizio dei movimenti e armonizza i movimenti complessi
– Occhio: sia per la visione periferica e retinica, della propriocettività oculare, quindi dei muscoli estrinseci dell’occhio.